Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5394 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:5394SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione in ordine a una richiesta del privato non costituisce di per sé un silenzio-rifiuto impugnabile, se non sussiste un obbligo giuridico di provvedere espressamente sulla domanda, attribuito dalla legge alla competenza dell'organo amministrativo destinatario della richiesta. L'azione di cui all'art. 117 c.p.a. è volta a rendere effettivo l'obbligo di provvedere espressamente, sancito dall'art. 2 l. n. 241/1990, sicché tale strumento processuale non può essere utilizzato per ogni pretesa del privato che solo apparentemente abbia ad oggetto una situazione di inerzia, in assenza di una norma che attribuisca all'amministrazione la competenza richiesta. Inoltre, l'adozione di un parere da parte dell'amministrazione, pur in un'ottica di collaborazione, non integra l'obbligo di provvedere espressamente sulla domanda.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2022

N. 05394/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00186/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 186 del 2022, proposto da
((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via G. G. Belli, 39;

contro

Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'accertamento

dell’illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione,…

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