Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17025 del 21 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17025PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la chiamata in correità, deve seguire un percorso logico-ricostruttivo articolato in tre fasi: 1) verificare la credibilità soggettiva del dichiarante, avendo riguardo alla sua personalità, alle sue condizioni socio-economiche e familiari, al suo passato, ai rapporti con i chiamati in correità, nonché alla genesi remota o prossima della sua risoluzione alla confessione e all'accusa dei coautori e complici; 2) accertare l'attendibilità intrinseca del narrato, attraverso la valutazione della precisione, della coerenza, della costanza e della spontaneità del racconto; 3) individuare riscontri esterni, convergenti e individualizzanti, in relazione al fatto oggetto dell'accusa e alla specifica condotta criminosa dell'incolpato. Tali riscontri possono consistere in elementi di qualsivoglia natura, purché esterni alle dichiarazioni del chiamante e idonei a confermarle in un apprezzamento unitario, senza che sia necessario che essi integrino una prova autonomamente sufficiente. Il sindacato di legittimità sulla valutazione delle chiamate di correo operata dai giudici di merito non consente il controllo sul significato concreto di ciascuna dichiarazione e di ciascun elemento di riscontro, ma solo la verifica della coerenza logica delle argomentazioni con le quali sia stata dimostrata la valenza dei vari elementi di prova, in sé e nel loro reciproco collegamento. In tema di reato continuato, il giudice, nel determinare la pena complessiva, oltre ad individuare il reato più grave e stabilire la pena base, deve anche calcolare e motivare l'aumento di pena in modo distinto per ciascuno dei reati satellite, nel rispetto del rapporto di proporzione tra le pene e dei limiti previsti dall'art. 81 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2020 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FULVIO FILOCAMO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore;
L'avv. (OMISSIS), conclude riportandosi ai motivi di ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO

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