Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32463 del 30 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32463PEN

Massima

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Il diritto di querela per il reato di danneggiamento spetta anche al titolare di un diritto di godimento sul bene danneggiato, a prescindere dalla prova della proprietà delle cose che si assumono danneggiate. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione della sentenza di merito è limitato all'accertamento dell'esistenza di un logico apparato argomentativo, senza possibilità di una diversa valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui valutazione è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il dolo nel reato di danneggiamento può essere desunto anche dalla condotta dell'imputato successiva a una diffida delle autorità a non turbare il possesso altrui, senza che sia necessaria una specifica prova diretta della sua responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. DO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 18/2008 TRIBUNALE di L'AQUILA, del 19/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/07/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Av…

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