Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40101 del 6 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40101PEN

Massima

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La minaccia è idonea a turbare la persona offesa quando, sulla base di un complessivo apprezzamento delle circostanze del caso concreto, risulta oggettivamente in grado di incutere timore e di condizionarne la libertà di autodeterminazione, anche in assenza di un pericolo imminente e concreto di un danno. Ai fini della configurabilità del reato di violenza privata, non è necessario che la minaccia sia esplicita e dettagliata, essendo sufficiente che essa sia idonea a suscitare nella vittima un ragionevole timore di subire un male ingiusto, valutato in relazione alle modalità e al contesto in cui è stata formulata, nonché alle precedenti condotte dell'agente. La valutazione dell'idoneità della minaccia a turbare la persona offesa è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui accertamento è incensurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato sulla base degli elementi probatori acquisiti. Pertanto, la Corte di merito, nel ritenere integrato il reato di violenza privata, ha correttamente valutato la minaccia attribuita all'imputato come idonea a condizionare la libertà di autodeterminazione della persona offesa, anche in assenza di un pericolo imminente e concreto di un danno, sulla base di un complessivo apprezzamento delle circostanze del caso concreto, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossell - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Lu - Rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/10/2016 della Corte d'appello di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Pistorelli Luca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa Mignolo Olga, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Trieste ha confermato …

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