Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4942 del 3 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4942PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai luoghi di svolgimento di competizioni agonistiche e l'obbligo di presentazione ad un ufficio o comando di polizia, previsti dalla Legge n. 401 del 1989, art. 6, comma 7, costituiscono misure di prevenzione atipiche che il giudice penale è obbligato ad applicare, in modo automatico e senza necessità di specifica motivazione, nei confronti di chi sia stato condannato per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive, anche in caso di sospensione condizionale della pena. Tali misure, introdotte per contrastare la violenza negli stadi, hanno natura cautelare e non sanzionatoria, e rispondono all'esigenza di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica durante lo svolgimento di eventi sportivi, indipendentemente dalla concessione di benefici penali. La loro applicazione obbligatoria, senza necessità di una specifica valutazione del giudice, mira a prevenire il pericolo di reiterazione di condotte violente, garantendo la sicurezza degli spettatori e degli atleti. Pertanto, la previsione normativa non si pone in contrasto con il principio di uguaglianza, in quanto il trattamento differenziato rispetto ai casi di arresto in flagranza è giustificato dalla diversità dei presupposti e delle finalità delle misure, che trovano applicazione a seguito di un accertamento giurisdizionale della responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla Corte di appello di Torino in data 20/11/2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Enrico Mengoni;

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. De Augustinis Umberto, che ha chiesto dichiararsi manifestamente infondata la questione di legittimita' costituzionale e rigettarsi, nel re…

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