Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 1077 del 2013

ECLI:IT:TARLT:2013:1077SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto per l'Amministrazione comunale, in quanto finalizzato al ripristino dell'assetto urbanistico violato, senza che sia necessaria una particolare motivazione sull'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, il quale è in re ipsa. L'applicazione della sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, prevista dall'art. 33, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001 per gli interventi di ristrutturazione edilizia realizzati in assenza di permesso di costruire, è subordinata non solo all'allegazione, ma anche alla dimostrazione da parte del privato dell'impossibilità di effettuare la demolizione senza danno per la parte eseguita in conformità. Tale valutazione, tuttavia, non deve precedere l'ordine di demolizione rivolto al responsabile dell'abuso, ma soltanto l'eventuale successiva fase di esecuzione d'ufficio o in danno, qualora il privato non abbia ottemperato spontaneamente al primo ordine di ripristino. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, adottato in assenza di permesso di costruire, è legittimo e non necessita di una specifica motivazione sull'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo tale interesse in re ipsa, né è subordinato all'accertamento preventivo dell'impossibilità di procedere alla demolizione senza pregiudizio per la parte conforme al titolo, valutazione che può essere effettuata solo in una fase successiva, qualora il privato non ottemperi spontaneamente all'ordine di demolizione.

Sentenza completa

N. 00949/2006
REG.RIC.

N. 01077/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00949/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 949 del 2006, proposto dal sig.
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)) e con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Latina, via Sezze, n. 8

contro

Comune di ((omissis)) e Damiano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R. in Latina, via A. Doria, n. 4

per l’annullamento,

previa sospensione dell’esecuzione,

- del provvedimento del Comune di ((omissis)) e Damiano n. 28, prot. n. 5817 del 9 giugno 2006, notificat…

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