Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41153 del 3 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:41153PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad una rissa presuppone la sussistenza di una contesa violenta tra fazioni contrapposte, caratterizzata da una reciproca aggressività e da atti di violenza tra i partecipanti. Qualora gli imputati siano stati osservati nel compiere atti di violenza verso terzi, senza alcuna rilevabile contrapposizione, non può ritenersi integrato il reato di rissa, essendo al più ravvisabile una loro deliberata azione aggressiva a carico di altri, che non costituisce partecipazione ad una rissa. I certificati medici attestanti lesioni riportate dagli imputati non sono sufficienti, di per sé, a dimostrare la loro partecipazione ad una contesa violenta tra fazioni contrapposte, potendo tali lesioni essere conseguenza della reazione altrui alla loro azione violenta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 419/2010 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 26/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso qu…

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