Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell'art. 26 del D.P.R. n. 380/2001 determina l'improcedibilità del ricorso avverso l'ordinanza di demolizione delle opere abusive, in quanto il successivo provvedimento di sanatoria ha fatto venir meno gli effetti dell'atto impugnato, anche qualora il permesso di costruire in sanatoria si riferisca espressamente a tutte le opere realizzate, ivi comprese quelle inizialmente escluse dalla sanatoria, purché risultino contemplate negli elaborati tecnici allegati al provvedimento di sanatoria. In tal caso, la dichiarazione di improcedibilità del gravame riguarda l'intero provvedimento impugnato, in quanto la sanatoria, attraverso il richiamo agli elaborati progettuali, si riferisce espressamente a tutte le opere realizzate. Le spese di giudizio restano a carico della parte che le ha anticipate, avuto riguardo al complessivo svolgimento della vicenda, con particolare riferimento alla circostanza che gli stessi interessati hanno ritenuto di presentare domanda per l'accertamento di conformità, riconoscendo così che le opere necessitassero - almeno in parte - del permesso di costruire.