Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18741 del 6 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18741PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova ai fini dell'accertamento del reato di estorsione, deve fornire una motivazione esaustiva e logicamente coerente, basata su una corretta interpretazione degli elementi di fatto acquisiti, senza incorrere in valutazioni illogiche o contraddittorie. Ove la ricostruzione dei fatti operata dalla parte civile risulti incoerente sotto più profili e non idonea a scardinare il ragionamento motivazionale del giudice di merito, il ricorso per cassazione deve essere rigettato. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione, deve verificare che il giudice di merito abbia applicato correttamente le regole della logica per giustificare le conclusioni raggiunte, senza sostituire la propria valutazione a quella del giudice di primo e secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) per la p.c. (OMISSIS) via (OMISSIS);

avverso la sentenza, in data 8.02.2013, della Corte di Appello di Reggio Calabria la quale in riforma della sentenza di primo grado ha assolto gli imputati (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) dal reato cui agli articoli 110 e 629 c.p..

Sentita la relazione svolta dal ((omissis));

Udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale, cons. Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

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