Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21311 del 21 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21311PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, redige atti contenenti attestazioni false relative a fatti dei quali tali atti sono destinati a provare la verità, commette il delitto di falsità materiale in atti pubblici, a prescindere dalla natura interna o esterna di tali atti rispetto all'amministrazione di appartenenza, in quanto sussiste comunque l'interesse giuridico alla tutela della pubblica fede, che risulta leso anche quando la falsità riguarda atti interni della pubblica amministrazione, comunque destinati ad assumere funzione probatoria. Pertanto, integrano il reato di falsità in atti pubblici non solo i fogli paga e i fogli di pagamento in base ai quali viene emesso l'ordine di prelievo dalla cassa delle somme spettanti a titolo di retribuzione, ma anche le cosiddette "specifiche" che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio presenta all'ufficio competente per ottenere le indennità di missione e il rimborso delle spese di viaggio, in quanto documenti primari contenenti l'attestazione di fatti dei quali sono destinati a provare la verità. La responsabilità penale del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio può sussistere anche in caso di mera negligenza o disattenzione nell'esercizio dei propri doveri di controllo e vigilanza, qualora ciò abbia consentito la commissione di reati da parte di subordinati, senza che sia necessario accertare il dolo specifico di favorire o agevolare tali condotte illecite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 669/2012 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 02/07/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del D…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.