Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 20631 del 24 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20631PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta ex art. 444 c.p.p. è ammissibile solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza, essendo inammissibile il ricorso con cui si deduca l'omessa valutazione da parte del giudice delle condizioni per pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. Pertanto, il giudice di legittimità, in presenza di un ricorso inammissibile per tali motivi, provvede a dichiararne l'inammissibilità con ordinanza de plano, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, ravvisandosi profili di colpa relativi alla causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovann - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2020 del GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI DEL TRIBUNALE DI ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCOLINI GIOVANNI.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del giorno 29 settembre 2020 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha applicato a (OMISSIS) la pena su richiesta ex articolo 444 c.p.p., per il delitto di furto aggravato a lui contestato.
2. L'imputato ha p…

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