Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 2362 del 1 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2362CIV

Massima

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Il termine di decadenza per la denuncia dei vizi dell'opera da parte del committente, previsto dall'art. 1667 c.c., inizia a decorrere dalla data di consegna dell'opera, che deve essere provata dal committente qualora l'appaltatore eccepisca la decadenza. L'onere della prova della tempestiva denuncia dei vizi grava sul committente, il quale deve dimostrare non solo l'esistenza dei vizi, ma anche di averli denunciati entro il termine di sessanta giorni dalla consegna dell'opera, trattandosi di difetti e difformità immediatamente percepibili. L'accettazione dell'opera da parte del committente non si identifica necessariamente con la presa in consegna della stessa, essendo onere dell'appaltatore provare che il committente abbia accettato l'opera, al fine di essere liberato dalla garanzia per i vizi riconoscibili. Tuttavia, tale principio non è pertinente nel caso in cui l'appaltatore abbia eccepito la decadenza del committente dalla garanzia, poiché in tale ipotesi l'onere di provare la tempestività della denuncia dei vizi grava sul committente stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. DE CHIARA Carlo - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

MA. Ro. , rappresentato e difeso, in forza di procura speciale a margine del ricorso, dall'Avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato nello studio dell'Avv. ((omissis)) in Roma, viale Germanico, n. 96;

- ricorrente -

contro

BO. UG. & C. s.n.c., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa, in forza di procura speciale a margine del controricorso…

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