Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31436 del 11 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31436PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel determinare la pena in concreto, è tenuto a motivare adeguatamente le ragioni che lo hanno indotto a discostarsi dal minimo edittale, indicando specificamente, tra i criteri oggettivi e soggettivi enunciati dall'art. 133 c.p., quelli ritenuti rilevanti ai fini di tale giudizio. Inoltre, quando la sentenza di appello conferma la decisione di primo grado, essa deve argomentare sulle specifiche doglianze difensive mosse con i motivi di impugnazione, senza limitarsi a una mera riproduzione della decisione confermata, al fine di assicurare il rispetto del principio di motivazione. Il mancato adempimento di tali obblighi motivazionali determina l'annullamento parziale della sentenza con rinvio per nuovo giudizio limitatamente agli aspetti non adeguatamente motivati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/10/2017 della Corte di appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
presente per l'imputato l'avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 28.4.2017, il Tribunal…

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