Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20994 del 23 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:20994PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, pur nell'ambito della polemica tra avversari di contrapposti schieramenti e orientamenti, presuppone che la critica sia espressa con argomentazioni, opinioni, valutazioni e apprezzamenti che non degenerino in attacchi personali o in manifestazioni gratuitamente lesive e che non ricorrano all'uso di espressioni oggettivamente offensive ed estranee al metodo e allo stile di una civile contrapposizione di idee, oltre che non necessarie per la rappresentazione delle posizioni sostenute e non funzionali al pubblico interesse. Pertanto, l'utilizzo di espressioni come "imbroglione", "infingardo" e "uomo da mezza lira" da parte di un imputato nel corso di comizi politici nei confronti di esponenti politici avversari, pur nell'ambito di una polemica politica, integra il reato di ingiuria in quanto eccede i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica. Tuttavia, qualora l'imputato dimostri che le espressioni offensive da lui utilizzate siano state provocate da precedenti affermazioni lesive della sua reputazione da parte della persona offesa, può trovare applicazione la scriminante della provocazione, la cui sussistenza deve essere accertata dal giudice di merito attraverso l'acquisizione di eventuali prove, come la registrazione di un comizio precedente in cui la persona offesa avrebbe pronunciato parole offensive nei confronti dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AI. FR., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/02/2007 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE RENATO LUIGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Giovanni Galati che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore Avv. RUSSOTTO Giuseppe.

OSSERVA
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