Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37010 del 31 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37010PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. non richiede la dimostrazione della consumazione di singoli delitti fine o di specifici atti esecutivi del programma criminoso, essendo sufficiente l'accertamento di concreti indicatori fattuali rivelatori dello stabile inserimento del soggetto nel sodalizio con un ruolo attivo. In presenza di gravi indizi di colpevolezza del delitto di partecipazione ad un'associazione mafiosa, il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza dei pericula libertatis, ma deve soltanto apprezzare l'eventuale sussistenza di segnali di rescissione del legame del soggetto con il sodalizio criminale, tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, in mancanza dei quali trova applicazione in via obbligatoria la sola misura della custodia in carcere. La contestazione dell'aggravante di cui alla L. n. 203 del 1991, art. 7 determina una presunzione relativa di concretezza ed attualità del pericolo di recidiva, superabile solo dalla prova, offerta dall'interessato, di elementi da cui desumere l'affievolimento o la cessazione di ogni esigenza cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/06/2016 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TARDIO Angela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del "31 maggio 2016, con prosecuzione il 3 giugno 2016", il Tr…

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