Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20173 del 13 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20173PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale deve essere effettuata dal giudice sulla base di un complessivo e logico apprezzamento degli elementi probatori acquisiti, senza che possa essere censurata in sede di legittimità la congruità delle argomentazioni svolte, salvo che non risultino manifestamente illogiche o contraddittorie. In particolare, il giudice può legittimamente fondare il proprio convincimento sugli esiti di intercettazioni telefoniche, sui sequestri di sostanze stupefacenti, sulle dichiarazioni di acquirenti e sui precedenti penali dell'indagato, purché tali elementi siano adeguatamente valorizzati in un percorso motivazionale coerente e privo di vizi logici. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, quale ulteriore presupposto per l'applicazione della misura cautelare, può essere desunto dalla natura e dalle modalità della condotta illecita, dalla personalità dell'indagato e dalla sua pregressa attività criminale, senza che il giudice sia tenuto a considerare la mera lontananza temporale dei fatti contestati. Infine, il requisito di specificità dei motivi di impugnazione, richiesto a pena di inammissibilità, è soddisfatto anche quando l'appellante si limiti a richiamare per relationem i contenuti della propria originaria richiesta cautelare, purché tale richiesta sia sufficientemente circostanziata e corredata dall'indicazione degli elementi di fatto e di diritto posti a suo fondamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SI. GE. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/02/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SIOTTO MARIA CRISTINA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Montagna Alfredo, che ha chiesto l'annullamento c.r. dell'ordinanza impugnata;

sentito il difensore, avv. Leone Raffaele, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RILEVA IN FATTO

Con ordinanza depositat…

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