Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39220 del 5 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:39220PEN

Massima

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Il diritto di critica politica non può essere esercitato in modo illimitato, essendo soggetto a limiti derivanti dalla tutela della reputazione altrui. Pertanto, la diffusione di notizie riguardanti la condanna penale di un soggetto pubblico, come il sindaco di un comune, attraverso la pubblicazione di un volantino, può integrare il reato di diffamazione, salvo che tale diffusione non sia giustificata da un preminente interesse pubblico all'informazione. In tali casi, il giudice di merito deve valutare attentamente la sussistenza dei requisiti di verità, continenza e pertinenza della critica, bilanciando il diritto di cronaca e di critica politica con il diritto alla reputazione della persona offesa. L'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che dispone ulteriori accertamenti per verificare la sussistenza di tali requisiti non è impugnabile con ricorso per cassazione, in quanto atto meramente interlocutorio e non decisorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI AGRIGENTO;

nei confronti di:

1) AR. GI. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 878/2004 GIP TRIBUNALE di AGRIGENTO, del 26/09/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Lette le richieste del Procuratore Generale, dott. Anna Maria De Sandro, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

FATTO E DIRITTO

1.- Il…

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