Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2186 del 17 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2186PEN

Massima

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La provocazione, quale circostanza attenuante del reato, deve essere valutata tenendo conto della gravità del fatto ingiusto subito dall'imputato, dello stato d'ira da esso determinato e delle modalità e dei mezzi utilizzati per la reazione, senza che possa formularsi un giudizio di proporzionalità tra il fatto ingiusto e la reazione omicidiaria, in quanto ciò escluderebbe la stessa configurabilità dell'attenuante. Pertanto, il giudice, nel riconoscere l'attenuante della provocazione, può legittimamente operare una diminuzione di pena contenuta, motivando tale scelta sulla base degli elementi costitutivi della fattispecie attenuata, senza che ciò integri un vizio di motivazione. Inoltre, nel giudizio di rinvio, la discussione sulla configurabilità dell'attenuante della provocazione, incidendo anche sugli interessi della parte civile, legittima la condanna dell'imputato alla rifusione delle spese sostenute dalle parti civili in tale fase processuale. Infine, l'eccezione relativa alla legittimità del termine fissato per il deposito della motivazione della sentenza, ove incidente sulla durata della custodia cautelare, deve essere sollevata nella sede propria, davanti al Tribunale per il riesame, e non può essere dedotta come motivo di ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/03/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO;
Udito il Procuratore generale in persona del Dott. CORASANITI GIUSEPPE, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OM…

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