Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 209 del 2024

ECLI:IT:TARFVG:2024:209SENT

Massima

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Il Questore può legittimamente disporre la sospensione della licenza di un esercizio pubblico ai sensi dell'art. 100 del T.U.L.P.S. quando, sulla base di una valutazione discrezionale, ritenga che l'attività svolta costituisca un pericolo concreto e attuale per l'ordine pubblico, la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini, anche in assenza di tumulti o gravi disordini direttamente verificatisi all'interno del locale, purché vi sia un nesso di causalità tra l'attività economica e gli episodi di violenza, illegalità o pericolosità sociale che si verificano nell'ambito o nelle immediate vicinanze dello stesso. La misura cautelare, volta a prevenire il protrarsi di una situazione di pericolo per la collettività, risponde a un giudizio prognostico dell'Autorità amministrativa in ordine alla probabilità del ripetersi di condotte illecite o violente da parte degli avventori, e non richiede necessariamente la prova di una diretta responsabilità del titolare dell'esercizio, essendo sufficiente che i fatti segnalati siano indicativi di una situazione obiettivamente pericolosa per la sicurezza pubblica. Il provvedimento di sospensione, pertanto, rappresenta il risultato di un bilanciamento tra l'interesse costituzionalmente protetto allo svolgimento dell'attività economica e la prevalente esigenza di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, che può legittimare una limitazione temporanea dell'iniziativa privata, purché la misura adottata risulti proporzionata e ragionevole rispetto alle finalità di prevenzione perseguite.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/06/2024

N. 00209/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00222/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 222 del 2023, proposto da
-OMISSIS-., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio del primo in Trieste, via Donota 3;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Trieste, domiciliataria
ex lege
in Trieste, piazza Dalmazia, 3;

per l'annullamento

- del decreto -OMISSIS-, notificato in data …

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