Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7630 del 23 febbraio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:7630PEN

Massima

Massima ufficiale
L'inidoneità degli atti, valida per l'integrazione della figura del delitto tentato, deve essere considerata nella sua potenzialità in quanto casualmente atta a conseguire il risultato progettato e prescinde dal contemporaneo inserimento di interventi esterni che abbiano impedito la realizzazione dell'evento. Mentre, per la configurabilità del reato impossibile, l'inidoneità deve essere assoluta per inefficienza strutturale e strumentale del mezzo usato tale da non consentire neppure in via eccezionale l'attuazione del proposito criminoso. (Nel caso esaminato dalla Corte si è ritenuto che solo il casuale intervento preventivo dei Carabinieri aveva impedito al ricorrente di ricevere un bene rubato, sicché doveva comunque configurarsi il tentativo nel delitto di ricettazione).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Giuseppe COSENTINO - Presidente Giorgio DI IORIO - Consigliere Libero Secondo CARMENINI - Consigliere Maurizio MASSERA - Consigliere Giuliano CASUCCI - Consigliere ha pronunciato la seguente: SENTENZA sui ricorsi proposti dagli imputati Vi. Ar. Fr. Ar. Gi. Ar. Sa. De. Ad. De. Ot. La. Si. La. contro la sentenza della Corte di Appello di Torino, l^ sezione penale, in data 11 febbraio 2003 Visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi; Udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Giuliano Casucci; Udito il P.G. dott. Vittorio Meloni, che ha concluso per l'inammissibilità dei ricorsi di Sa. De. e Si. La. e per il rigetto degli altri; Sentiti: il difensore di Vi. Ar. e Ot. La., avv. St. Ca., che ha concluso per l'accoglimento del r…

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