Il concorso di persone nel reato di tentato omicidio si configura anche quando, in un contesto di violenza collettiva, ciascun partecipante svolga un ruolo attivo e determinante nell'aggressione, pur senza poter individuare con certezza l'autore materiale delle singole lesioni, essendo sufficiente l'accertamento della presenza sul luogo del fatto e della partecipazione all'azione comune, anche solo in termini di concorso morale. La sproporzione numerica tra aggressori e aggrediti, l'utilizzo di armi e il luogo e l'orario in cui si svolge l'episodio di violenza non escludono la configurabilità del tentato omicidio, ove risulti provata l'intenzione omicida del gruppo. Il trattamento sanzionatorio non può essere mitigato sulla base della mera incensuratezza dell'imputato o di una sua limitata partecipazione materiale, quando il suo ruolo attivo e determinante nell'azione comune sia stato accertato.