La conferenza dei servizi, quale strumento di coordinamento e concentrazione delle competenze amministrative, consente il giusto contemperamento tra le esigenze di celerità e semplificazione dell'azione amministrativa e il rispetto delle attribuzioni di ciascuna amministrazione coinvolta, attraverso il raggiungimento di un consenso unanime sulle determinazioni da adottare. L'approvazione all'unanimità dei progetti definitivi da parte della conferenza dei servizi sostituisce ad ogni effetto gli atti di intesa, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni e i nulla osta previsti dalle leggi statali e regionali, senza che ciò comporti la necessità di ulteriori deliberazioni da parte del soggetto proponente, salvo il caso in cui le modifiche apportate in sede di conferenza comportino uno stravolgimento del progetto originario. Pertanto, qualora il rappresentante di un ente partecipante alla conferenza dei servizi non esprima un chiaro e motivato dissenso al progetto esaminato, deve ritenersi che lo stesso abbia prestato il proprio assenso, anche in relazione a modifiche ritenute opportune dalla conferenza, purché non determinanti uno snaturamento dell'originaria proposta. L'omissione o la nullità della notifica dell'avviso di occupazione di urgenza è irrilevante qualora la proprietaria sia stata effettivamente presente alle relative operazioni, potendo così svolgere le proprie osservazioni a tutela delle proprie posizioni giuridiche.