Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34668 del 5 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34668PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, in ragione del suo ufficio o servizio, abbia la disponibilità giuridica di denaro pubblico, commette il delitto di peculato se se ne appropria illecitamente, anche mediante l'emissione di falsi mandati di pagamento, senza che rilevi la necessità di un previo acquisto fraudolento del possesso del denaro. La condotta appropriativa è infatti sufficiente a integrare il peculato, a prescindere dalle modalità attraverso cui il pubblico agente abbia acquisito la disponibilità del denaro, purché tale disponibilità preesista all'appropriazione. Pertanto, il peculato si differenzia dalla truffa aggravata, in cui l'agente deve preventivamente acquisire il possesso del bene mediante artifici e raggiri. Inoltre, la predisposizione di documentazione fittizia non esclude la configurabilità del peculato, quando il pubblico ufficiale abbia già la disponibilità giuridica del denaro e possa disporne attraverso atti amministrativi di sua competenza, anche in assenza di effettivi controlli sul contenuto di tali atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CITTERIO Carlo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/04/2015 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CORBO Antonio;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha co…

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