La realizzazione di opere edilizie abusive, anche se risalenti nel tempo, comporta l'obbligo di demolizione da parte dell'Amministrazione, a prescindere dalla sussistenza di un affidamento del privato sulla loro permanenza o della destinazione dell'area a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale. Ciò in quanto, sin dal Regolamento Edilizio Comunale del 1934, era necessario il previo ottenimento del titolo edilizio per qualsiasi intervento costruttivo, anche al di fuori del centro abitato, a tutela dell'interesse pubblico alla corretta pianificazione urbanistica. L'interesse pubblico sotteso alle ordinanze di demolizione non necessita di ulteriore motivazione, trattandosi di provvedimenti vincolati, e non può essere superato dal diritto all'abitazione, che non può ritenersi assoluto in caso di edificazione abusiva. È fatta salva la possibilità per gli interessati di presentare domanda di sanatoria edilizia.