Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11719 del 20 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:11719PEN

Massima

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Il peculato si configura quando il soggetto incaricato di un pubblico servizio, avendo la disponibilità di somme di denaro derivanti dalla riscossione di pagamenti per conto della pubblica amministrazione, se ne appropria omettendone il versamento. Tale condotta integra il delitto di peculato ai sensi dell'art. 314 c.p., a prescindere dalla natura fungibile del denaro, che non consente la configurabilità del peculato d'uso. Ai fini della configurabilità del peculato, non rileva il fatto che le somme siano state successivamente restituite, atteso che il momento rilevante per la valutazione del danno è quello della consumazione del reato. Parimenti, l'entità modesta delle somme oggetto di appropriazione non consente di riconoscere l'attenuante del danno di speciale tenuità di cui all'art. 62, n. 4, c.p., in quanto tale valutazione deve riguardare esclusivamente l'aspetto patrimoniale, senza considerare altri elementi significativi della gravità complessiva del fatto, rilevanti invece ai fini del riconoscimento dell'attenuante speciale di cui all'art. 323-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

composta da

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Relatore

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paola - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Es.Fr., nato a A il (Omissis);
avverso la sentenza della Corte di appello di Trieste del 17/04/2023;
letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile;
sentito il difensore dell'imputato, ((omissis)). La., che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Trieste, con sentenza del 17 aprile 2023…

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