Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2151 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:2151SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il potere sanzionatorio dell'amministrazione comunale in materia edilizia, consistente nell'ordine di demolizione di opere realizzate in assenza del prescritto titolo abilitativo, è un potere vincolato che consegue al mero accertamento tecnico della realizzazione dell'intervento abusivo, a prescindere dalla conformità urbanistica delle opere, dalla sussistenza di esigenze abitative del privato, dalla durata del tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso e dall'eventuale presentazione di una istanza di sanatoria. L'amministrazione non è tenuta a motivare in modo particolareggiato sull'interesse pubblico al ripristino della legalità violata, né ad indicare le modalità esecutive della demolizione, essendo sufficiente la mera enunciazione dei presupposti di fatto e di diritto che giustificano l'applicazione della sanzione prevista dalla legge. Il decorso del tempo non affievolisce le ragioni di interesse pubblico al corretto utilizzo del territorio, né consolida alcun interesse privato alla conservazione del manufatto abusivo, che determina una situazione di illecito permanente inidonea a essere sanata per effetto del mero trascorrere del tempo o a sorreggere alcuna legittima aspettativa in proposito. Il potere sanzionatorio non è soggetto a termini di decadenza o di prescrizione, in quanto l'inerzia dell'amministrazione protratta per lungo tempo non comporta la perdita del potere di contrastare il grave fenomeno dell'abusivismo edilizio, poiché ciò legittimerebbe una situazione illegale quale l'edificazione sine titulo con una sorta di inammissibile sanatoria praeter legem. Né il cd. abuso di necessità, salvo che negli stretti limiti previsti dalla legge in materia di responsabilità penale, trova spazio nel nostro ordinamento, che nella materia urbanistica ed edilizia appresta un meccanismo di tutela oggettivo, a nulla rilevando i motivi particolari per i quali è stato commesso l'abuso, posto che il sistema repressivo tende ad assicurare la effettività delle misure ripristinatorie previste a salvaguardia del prevalente interesse pubblico all'ordinato assetto e governo dei territorio ed a tutela dei beni e valori protetti di rilevanza primaria anche costituzionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/04/2018

N. 02151/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01400/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1400 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con la stessa domiciliata per legge in Napoli presso la Segreteria del T.A.R. Campania;

contro

Comune di Somma Vesuviana, in persona del legale rappresentante p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 191/03 del 18/12/2012, notificata il 3/1/2013, con la quale il Comune di Somma Vesuviana ingiungeva, ai sensi degli artt. 27 e 31 del d.P.R. n. 380 del 2001, la sospensione ad horas dei lavori eventualmente in corso nonché la demolizione delle opere abusive realizzate all…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.