Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10741 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:10741SENB

Massima

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L'Amministrazione, prima di adottare un provvedimento repressivo come l'ordinanza di demolizione, è tenuta a valutare e considerare le segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA) presentate dal privato, anche se in data successiva ai sopralluoghi e all'ordine di sospensione dei lavori, in quanto tali titoli abilitativi, se ritenuti idonei a sanare gli abusi, possono rendere superflua l'adozione della misura demolitoria. Il mancato esame e valutazione delle SCIA presentate in epoca antecedente all'ordinanza di demolizione integra un vizio di difetto di istruttoria e di motivazione, comportando l'annullamento del provvedimento repressivo adottato. L'Amministrazione, una volta accertata la regolarità delle SCIA, è tenuta a valutare l'eventuale irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, ferma restando la necessità di completare le opere in conformità ai titoli abilitativi presentati e di acquisire il certificato di fine lavori. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è applicabile a tutti i casi analoghi in cui l'Amministrazione intenda adottare un provvedimento repressivo senza prima aver valutato le SCIA presentate dal privato in epoca antecedente.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/09/2019

N. 10741/2019 REG.PROV.COLL.

N. 14338/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Ex art.60 c.p.a.;
sul ricorso numero di registro generale 14338 del 2018, proposto da Petricca & Co Capital ltd, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuliano Gruner e Federico Dinelli, con domicilio digitale PEC dai Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Umberto Garofoli, con domicilio digitale PEC dai Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura comunale in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

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