Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23023 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23023PEN

Massima

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Il falso materiale in atti giudiziari, anche se realizzato mediante la semplice riproduzione fotostatica di provvedimenti inesistenti, integra il reato di falsità materiale quando la copia assuma, in relazione alle circostanze del caso concreto, l'apparenza di una riproduzione di un atto originale, essendo irrilevante la preesistenza o meno dell'atto "originale" rispetto al quale dovrebbe operarsi il confronto. Ciò che rileva è l'estrinseca idoneità dell'atto a trarre in inganno la fede pubblica, indipendentemente dalla sua materiale esistenza, in quanto la contraffazione ha come riferimento non tanto la copia in sé, quanto il falso contenuto dichiarativo. Ai fini della rilevanza penale del falso in fotocopia di un atto, dunque, non importa se l'atto originale esista o meno, ma rileva l'intrinseca idoneità del documento a farsi passare per corrispondente ad un originale, unitamente all'orientamento finalistico dell'agente che abbia formato o concorso a formare l'atto proponendolo come conforme ad un reperto autentico. La valutazione della gravità del fatto, della reiterazione della condotta e dell'assenza di resipiscenza dell'imputato, costituiscono elementi sufficienti per escludere la concessione delle attenuanti generiche, trattandosi di un giudizio di fatto insindacabile in sede di legittimità, purché congruamente e logicamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. MAURO Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/03/2019 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANNA MAURO;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LOY Maria Francesca, che ha concluso con requisitoria scritta, ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 28, comma 8, per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS)…

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