Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15507 del 28 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:15507PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando l'agente, consapevole dell'innocenza della persona denunciata, presenta una denuncia falsa, sapendo che essa è priva di fondamento, al fine di attribuire a tale persona la commissione di un reato. Pertanto, l'elemento soggettivo del delitto di calunnia richiede la consapevolezza dell'innocenza della persona denunciata e la volontà di attribuirle falsamente la commissione di un reato. Tale elemento psicologico può essere escluso solo in presenza di un errore incolpevole sulla responsabilità della persona denunciata, derivante da una situazione oggettiva che abbia indotto l'agente a ritenere fondata l'accusa, senza che egli abbia agito con dolo. Inoltre, ai fini della configurabilità del concorso nel reato di calunnia, è sufficiente che l'agente abbia consapevolmente e volontariamente contribuito, anche in modo non determinante, alla realizzazione della condotta calunniosa, essendo irrilevante che egli si trovasse fisicamente presente al momento della presentazione della denuncia falsa. Infine, la concessione delle attenuanti generiche può essere legittimamente esclusa sulla base della gravità del fatto, della personalità dell'imputato desunta dai precedenti penali e dell'assenza di elementi che giustifichino un trattamento sanzionatorio più favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1387/16 pronunciata dalla Corte di appello di Milano il 22/2/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale PERLA Lori, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione;
udito in difesa del ricorrente l'…

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