Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5125 del 3 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5125PEN

Massima

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La legittima difesa, sia reale che putativa, presuppone l'accertamento di una aggressione ingiusta e di una reazione proporzionata e necessaria alla sua neutralizzazione. La legittima difesa putativa richiede che l'erronea convinzione dell'agente circa la sussistenza di tali presupposti sia fondata su dati di fatto concreti, idonei a giustificare la ragionevole persuasione di trovarsi in una situazione di pericolo attuale di un'offesa ingiusta. L'attenuante della provocazione presuppone uno stato d'ira dell'agente determinato da un fatto ingiusto altrui, con un nesso di causalità psicologica fra l'offesa e la reazione, esclusa ove il comportamento dell'agente sia qualificabile come sfida, volta a imporre il proprio primato. Il giudice, nel negare le attenuanti generiche, non è tenuto ad un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi ritenuti decisivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 30/2011 CORTE ASSISE APPELLO di BARI, del 26/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI POPOLO Angelo che ha concluso per il rigetto del ricorso;

uditi i difensori avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.

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