Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23207 del 16 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23207PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. si configura quando l'imputato intrattiene rapporti continuativi e consapevoli con i vertici dell'organizzazione criminale, svolgendo attività e servizi funzionali agli scopi del sodalizio, anche senza ricoprire ruoli apicali, in virtù di un vincolo di fedeltà e affectio societatis. La prova della partecipazione associativa può desumersi da un complesso di elementi indiziari, quali intercettazioni telefoniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e attività di osservazione e controllo, che dimostrino il concreto inserimento dell'imputato nell'organizzazione e la sua disponibilità ad agire per il perseguimento degli interessi della stessa, anche attraverso condotte strumentali come l'approntamento di mezzi di difesa personale. La qualificazione giuridica del fatto non muta per il solo mutamento della denominazione o della direzione dell'associazione, essendo rilevante l'accertamento della continuità strutturale e operativa del sodalizio criminale. Analogamente, la cessione di stupefacenti, anche se in modica quantità, integra il reato di cui all'art. 73 d.P.R. 309/1990 quando avvenga nell'ambito dell'attività di spaccio organizzata dalla consorteria mafiosa, senza che rilevi la destinazione d'uso personale della droga, essendo sufficiente la finalità di diffusione del narcotraffico. Le risultanze probatorie acquisite in sede di merito, se sorrette da adeguata motivazione logica e coerente, non sono sindacabili in sede di legittimità, salvo che non si tratti di valutazioni illogiche o abnormi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. CA. , N. IL (OMESSO);

2) SC. BE. , N. IL (OMESSO);

3) SP. SA. , N. IL (OMESSO);

4) FO. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 11501/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 10/12/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

Udito il Procuratore Generale i…

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