Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38006 del 31 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38006PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La fattispecie di cui alla L. n. 283 del 1962, art. 5, lett. h), che vieta l'impiego, la vendita, la detenzione per la vendita o la somministrazione di sostanze alimentari contenenti residui di prodotti usati in agricoltura per la protezione delle piante e a difesa delle sostanze alimentari immagazzinate in quantità superiori ai limiti di tolleranza stabiliti dal Ministro della Sanità, è una norma penale in bianco che rinvia a disposizioni di fonte diversa da quella penale, al fine di adeguare gli obblighi di legge all'evoluzione anche scientifica del contesto cui la legge stessa intende riferirsi. Il modificarsi dei limiti di tolleranza della presenza di prodotti potenzialmente nocivi negli alimenti non risponde solo all'evoluzione dei parametri di valutazione del rischio, ma a una pluralità di fattori, fra cui va compresa l'evoluzione dei medesimi prodotti, con la conseguenza che l'innalzamento o l'abbassamento dei livelli di tolleranza può rispondere non solo alla migliore qualità degli accertamenti, ma anche al mutare nel tempo degli stessi parametri di rischio per l'uomo con riferimento al medesimo prodotto. Pertanto, la punibilità della condotta non dipende dal momento in cui viene emessa la decisione, ma dal momento in cui avviene l'accertamento, con esclusione dell'applicabilità del principio di retroattività della legge più favorevole. Inoltre, la scelta dell'imputato di procedere con il rito abbreviato comporta l'accettazione del giudizio "allo stato degli atti" e rappresenta il limite oltre il quale il quadro probatorio già esistente non è suscettibile di modificazioni, ferme restando le possibilità di integrazione istruttoria dell'interrogatorio dell'imputato e del ricorso ai poteri d'ufficio del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/11/2015 del Tribunale di Verona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12 novembre 2015 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona, in es…

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