Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7940 del 26 febbraio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:7940PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini dell'integrazione del reato di uso di atto falso (art. 489 cod. pen.), é necessario che l'agente non abbia concorso nella falsità o che non si tratti di concorso punibile sicchè sussiste il reato quando la falsificazione non é punibile perché commessa all'estero, in difetto della condizione di procedibilità rappresentata dalla richiesta del Ministro della Giustizia ex art. 10 cod. pen., e l'agente abbia fatto uso dell'atto nello Stato. (Nella fattispecie, nella quale un soggetto straniero aveva esibito un passaporto contraffatto, all'ingresso nello Stato, la Corte ha annullato con rinvio la sentenza con la quale il Tribunale aveva riqualificato, ai sensi degli artt. 477 e 482 cod. pen., la originaria imputazione di uso di documento di identità contraffatto, per poi dichiarare il difetto di giurisdizione del giudice italiano).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

In nome del popolo italiano

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

QUINTA SEZIONE PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

dott. Bruno FOSCARINI Presidente

dott. Alfonso AMATO Consigliere

dott. Aniello NAPPI Consigliere

dott. Paolo OLDI Consigliere
dott. Antonio DIDONE Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

sul ricorso proposto da

P.M. in proc. pen. a carico di

Wa.M.Di., n. in Sr.La. il (...)

avverso

la sentenza del Tribunale di Civitavecchia depositata il 14 dicembre 2005

Sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. Aniello Nappi

Udite le conclusioni del P.M. Dott. Anna Maria De Sandro che ha chiesto annullamento con rinvio

uditi i difensori

Motivi dalla decisione

Con la sentenza impugnata il Tribunale di Civitavecchia ha dichiarato il difetto di g…

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