Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa - Sezione autonoma di Bolzano, in relazione alla concessione edilizia rilasciata dal Comune di Aldino per lo spostamento della strada d'accesso ai masi "Lichthof" e "Holz", ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. La comunicazione di avvio del procedimento per il rilascio di un titolo edilizio non deve essere inviata al vicino controinteressato, neppure qualora lo stesso abbia già manifestato la sua opposizione in precedenti occasioni all'attività edilizia del soggetto confinante. Il mancato invio di tale comunicazione non comporta l'illegittimità del provvedimento finale. 2. L'ente comunale può chiedere ed ottenere un titolo edilizio per l'esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria in relazione a strade rurali soggette ad uso pubblico, anche se di proprietà privata, in quanto la disciplina legislativa prevede che tali strade siano di proprietà privata ma soggette ad uso pubblico e l'ente comunale debba provvedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinaria. 3. L'autorizzazione paesaggistica, ove necessaria per l'esecuzione dei lavori, viene rilasciata dal Sindaco competente sentita la commissione edilizia in sede di rilascio della concessione edilizia. Non è pertanto configurabile una violazione di tale normativa qualora la concessione edilizia sia stata rilasciata dopo l'esame favorevole del progetto da parte della Commissione edilizia e l'ottenimento dell'autorizzazione dell'Ispettorato forestale. 4. Qualora per la realizzazione dell'opera vengano richiesti contributi pubblici, il titolare della concessione edilizia ha diritto alla proroga del termine per l'inizio dei lavori fino a sei mesi dopo la concessione del contributo, ai sensi dell'art. 72, comma 5, della Legge Provinciale 11/08/1997, n. 13.