Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41560 del 12 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41560PEN

Massima

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Il possesso di un documento di identità contraffatto da parte di un soggetto alla frontiera, anche se il reato di falsificazione sia stato commesso all'estero, può integrare il reato di uso di atto falso ai sensi dell'art. 489 c.p., qualora risulti che il documento sia stato effettivamente utilizzato dall'imputato per l'ingresso nel territorio nazionale. La mancata valutazione di tale profilo, nonché l'assenza di adeguata motivazione in ordine all'accertamento della commissione del reato di falsità all'estero, comportano l'annullamento della sentenza di non luogo a procedere e il rinvio del giudizio alla Corte d'Appello competente, affinché proceda a un nuovo esame della vicenda nel contraddittorio delle parti, al fine di accertare compiutamente la sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di MILANO;

nei confronti di:

1) LA. ST., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/02/2007 GIP TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIRACCINI PAOLA;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Ciampoli chiedeva l'annullamento con rinvio.

F…

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