Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15182 del 20 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15182PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel pronunciare sentenza di assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste", pur avendo ampiamente e logicamente argomentato in motivazione che il fatto non costituisce reato per la mancanza dell'elemento psicologico, non incorre in alcun vizio logico o contraddittorietà, in quanto l'effetto di giudicato è collegato non alla formula utilizzata nel dispositivo, bensì all'effettivo accertamento compiuto in motivazione circa l'insussistenza di uno degli elementi costitutivi del reato. Pertanto, il giudice civile, nel valutare l'incidenza del giudicato penale nel giudizio di danno, non può limitarsi alla mera rilevazione della formula assolutoria, ma deve tenere conto della motivazione della sentenza penale per individuare la reale ragione dell'assoluzione, eventualmente anche prescindendo dalla formula contenuta nel dispositivo, ove tecnicamente non corretta. Ciò in quanto l'effetto preclusivo del giudicato penale nel successivo giudizio civile dipende non dalla formula assolutoria, bensì dall'effettivo accertamento compiuto in sede penale circa l'insussistenza del fatto, l'impossibilità di attribuirlo all'imputato o la circostanza che il fatto sia stato compiuto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima, circostanze che escludono l'illiceità, non solo penale, della condotta e conseguentemente l'ingiustizia del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

So. In. Pi. S.P.I. spa;

avverso la sentenza della Corte di appello di Bologna in data 20.6.2008 in proc. Ca. ;

Visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. FUMU Giacomo;

Udita la requisitoria del Pubblico Ministero rappresentato dal s.p.g. Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricors…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.