Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25955 del 11 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25955PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di lesioni pluriaggravate, estorsioni e truffe assicurative può essere provato anche attraverso la commissione dei reati-fine e le loro modalità esecutive, in quanto tali elementi manifestano concretamente l'operatività dell'associazione criminosa. Le dichiarazioni accusatorie rese da coimputati collaboranti, se dotate di riscontri reciproci e di elementi individualizzanti, possono costituire gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, anche in relazione al suo ruolo di capo, promotore ed organizzatore del sodalizio. La sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, può essere desunta dalla gravità, professionalità e serialità delle condotte criminose, dalla vulnerabilità delle vittime appositamente scelte, dalla violenza e crudeltà delle modalità esecutive, nonché dai precedenti penali dell'indagato, anche se risalenti, che denotano la sua indole violenta e il disprezzo per la vita umana. In tale contesto, la scelta della misura cautelare più afflittiva, quale la custodia in carcere, risulta adeguatamente motivata in relazione all'impossibilità di contenere il pericolo cautelare con misure meno gravose, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/02/2020 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BRANCACCIO MATILDE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe datata 1.2.2020, il Tribunale per il Riesame di Palermo, a seguito di rinvio dalla Prima Sezione della Corte di cassazione disposto con sentenza n. 52…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.