Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38646 del 25 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38646PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova e nella commisurazione della pena, sindacabili in sede di legittimità solo in caso di motivazione manifestamente illogica o incongrua. La valutazione delle risultanze processuali e la determinazione della pena, effettuate nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., non possono essere rimesse in discussione in sede di giudizio di cassazione, salvo che non presentino vizi logici o giuridici evidenti. Il giudice di merito, infatti, è il solo titolare del potere di apprezzamento del compendio probatorio e di determinazione della sanzione, in quanto espressione del suo prudente e insindacabile convincimento, purché adeguatamente motivato. Pertanto, le censure relative alla ricostruzione dei fatti e alla quantificazione della pena, quando sorrette da una motivazione congrua e razionale, non sono ammissibili in sede di legittimità, essendo precluso al giudice di cassazione di riesaminare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di appello. Il sindacato di legittimità, infatti, è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione del compendio probatorio o di una diversa commisurazione della pena, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

PA. MA. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 30-11-10 della corte di Appello di Roma, sez. 1 penale;

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il procedimento;

Udita la relazione fatta dal consigliere, Dott. ROTUNDO Vincenzo;

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. GERACI Vincenzo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSER…

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