Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'annullamento in autotutela di una delibera comunale di approvazione di uno strumento urbanistico attuativo, afferma che: 1. L'annullamento d'ufficio di un atto amministrativo è legittimo quando sussistono i presupposti di legge, anche in assenza di una previa comunicazione di avvio del procedimento, purché il contenuto del provvedimento finale non avrebbe potuto essere diverso. 2. La mancata sottoposizione dello strumento urbanistico attuativo alla valutazione ambientale strategica (VAS), prevista dal d.lgs. n. 152/2006 vigente al momento della sua approvazione, costituisce un vizio di legittimità che giustifica l'esercizio del potere di autotutela, a prescindere dall'avvenuta esclusione dalla valutazione di impatto ambientale (VIA). 3. Il termine ragionevole per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio va valutato complessivamente, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto, come i tempi del procedimento, l'inerzia dei privati, la rilevanza degli interessi pubblici coinvolti e la sopravvenienza di nuovi elementi normativi o di fatto. 4. L'annullamento della delibera di approvazione dello strumento urbanistico attuativo comporta l'automatica caducazione della successiva delibera di sospensione, essendo logicamente incompatibile con l'intervenuta rimozione in autotutela del provvedimento originario.