Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32361 del 10 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:32361PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando l'agente pone in essere atti positivi di aggressione o di minaccia che impediscano al pubblico ufficiale di compiere l'atto del proprio ufficio, essendo al di fuori della fattispecie un comportamento di mera disobbedienza o resistenza passiva. Ai fini della sussistenza del reato, è necessario che l'agente abbia consapevolezza di trovarsi di fronte a un pubblico ufficiale e che la sua condotta sia finalizzata a ostacolare l'attività di quest'ultimo, anche quando essa consista nel provvedere alla bonaria composizione di un dissidio tra privati, rientrando tale attività tra i compiti propri dei soggetti cui è demandato il compito di assicurare la sicurezza dei cittadini. Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto il minimo di violenza che si concreta nelle percosse, mentre gli atti di violenza che esulano da tali limiti e siano causa di lesioni personali in danno del pubblico ufficiale concorrono con il reato di resistenza, realizzandosi in tal caso il presupposto per l'applicazione della circostanza aggravante della connessione teleologica di cui all'art. 61, n. 2, c.p. La concessione della sospensione condizionale della pena può essere legittimamente negata in presenza di una precedente condanna a pena detentiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. MA. , nato a (OMESSO);

2) D. M. , nato a (OMESSO);

contro la sentenza del 30 maggio 2006 emessa dalla Corte d'appello di Roma;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

udito l'avvocato ((omissis)) che ha …

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