Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21768 del 21 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21768PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve ritenersi "concreto" quando sussistono elementi non ipotetici, ma reali, dai quali sia possibile dedurre la probabilità di recidiva, e "attuale" quando sia possibile formulare una prognosi in ordine alla continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale. Tale valutazione deve fondarsi sull'analisi della personalità dell'indagato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede e dalle sue concrete condizioni di vita, senza limitarsi alla mera rilevazione della astratta gravità del titolo di reato. In particolare, il pericolo di reiterazione è da ritenersi sussistente quando gli elementi acquisiti, come l'esito delle attività investigative, il sequestro di sostanze stupefacenti, le dichiarazioni di acquirenti e i precedenti penali, denotino la non occasionalità delle condotte delittuose, la spregiudicatezza dell'indagato e la sua inclinazione alla devianza, tali da non consentire un serio affidamento sulla sua capacità di autodeterminazione e sulla possibilità di applicare misure cautelari non custodiali. In tali ipotesi, la motivazione del provvedimento cautelare che dia conto di tali elementi risulta adeguata e immune da vizi di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. FERRANTI Donatell - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/11/2019 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DONATELLA FERRANTI;
lette le conclusioni del PG Dott. KATE TASSONE
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e (OMISSIS), ciascuno a mezzo del difensore di fiducia, ricorrono avverso l'ordinanza di cui in epigrafe che ha rigettato la richiesta di riesame dell'ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale…

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