Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50408 del 12 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:50408PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso richiede la prova di un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato prende parte al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di osservazione e prova, la rituale affiliazione, la commissione di delitti-scopo, e qualsiasi altro comportamento concludente, purché significativo, in quanto idoneo, sotto il profilo logico, ad offrire la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Non rilevano, invece, le situazioni di mera contiguità o di vicinanza al gruppo criminale. Qualora un sodalizio avente natura mafiosa svolga in forma organizzata anche l'attività di traffico di stupefacenti, configurandosi altresì un'associazione finalizzata allo stesso, la partecipazione del singolo a quest'ultima non implica necessariamente anche quella all'associazione mafiosa. Ai fini della configurabilità del reato di estorsione, è sufficiente la minaccia di un danno ingiusto, a prescindere dalla legittimità o meno della pretesa economica sottostante, essendo irrilevante che il danno minacciato non sia stato effettivamente cagionato. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, la distanza temporale dai fatti, unitamente ad altri elementi di confutazione, come la presa di distanza dell'indagato da ambienti criminali, possono incidere sulla sussistenza del pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/04/2019 del Tribunale di Lecce;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROSATI Martino;
sentite le conclusioni del PG Dott.ssa LORI Perla, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di Roma, quale sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS) del foro di Lecce, in difesa di (OMISSIS), come da nomina depositata, che si riporta ai motivi di ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITE…

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