Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15482 del 21 novembre 1990

ECLI:IT:CASS:1990:15482PEN

Massima

Massima ufficiale
L'art. 323 c. p. modificato dall'art. 13 legge 26 aprile 1990 n. 86 prevede come condotta punibile il mero "abuso di ufficio", mentre il previgente art.   323 c. p. puniva l'abuso dei "poteri inerenti alle funzioni" del pubblico ufficiale. dal nuovo dettato della norma si evince che l'illecito puo` configurarsi in un ambito piu` vasto di previsione, dovendo la condotta rapportarsi a qualsiasi abuso della pubblica funzione e, dunque, a qualsiasi illecita strumentalizzazione dell'ufficio, senza necessita` che l'abuso si concreti nel porre in essere, nell'esercizio delle funzioni di pubblico ufficiale, atti legislativi, giurisdizionali od amministrativi. Nella nuova figura di abuso di ufficio permane la punibilita` di fatti che, nell'ambito della revisione dell'art. 324 c. p., consistevano nella presa di interesse privato del pubblico ufficiale per uno scopo "ingiusto", con inclusione in tale previsione sia di comportamenti esplicatisi in abusi di potere inerenti allo esercizio di pubblica funzione, sia di attivita` materiali implicanti comunque l'abuso della qualita` di pubblico ufficiale, consistenti, cioe`, in una ingerenza profittatrice od in una illecita deviazione dei fini propri della pubblica amministrazione e, dunque, in qualsiasi trasgressione dei doveri dell'ufficio posta in essere al fine di procurare a se` od a terzi, tra l'altro, un ingiusto vantaggio non patrimoniale ovvero patrimoniale (art. 323, primo e secondo comma c. p., sostituito dall'art. 13 legge 26 aprile 1990 n. 86.

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