Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6609 del 18 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6609PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare restrittivo della libertà personale, una volta esaurito l'iter processuale relativo ad eventuali impugnazioni, acquista la caratteristica dell'irrevocabilità, comportando la preclusione di un nuovo esame, salvo che non intervengano fatti nuovi in grado di modificare in modo apprezzabile il quadro indiziario già precedentemente valutato in sede di riesame. In tale contesto, le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia in sede di incidente probatorio, qualora non integrino elementi di effettiva novità rispetto a quanto già accertato, non possono essere considerate fatti nuovi idonei a superare il principio di irrevocabilità del provvedimento cautelare. Analogamente, argomenti già trattati in sede di riesame, in assenza di nuovi elementi, non possono essere nuovamente dedotti in sede di legittimità, essendo preclusa una nuova valutazione di circostanze di fatto già esaminate in sede di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco Mari - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1248/2009 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 03/08/2009;

sentita la relazione fatta dal Presidente;

lette le conclusioni del PG Dott. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Fragola' Vincenzo, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

Con ordinanza 03/08/2…

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