Il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica deve essere adottato dall'amministrazione competente nel rispetto di un corretto contemperamento dei delicati interessi in gioco, fondandosi su un'adeguata istruttoria e una congrua motivazione che esponga gli elementi valutati e l'iter logico seguito per pervenire alla determinazione assunta. In particolare, il provvedimento di decadenza non può basarsi su un unico accertamento, ma richiede ripetuti controlli in giorni e orari diversi, protratti per un apprezzabile arco temporale, dai quali emerga lo stato di completo abbandono dell'appartamento da parte dell'assegnatario. Inoltre, la mera circostanza di ridotti consumi di energia elettrica e gas nell'abitazione non costituisce elemento probatorio sufficiente, in assenza di altri riscontri, per comprovare l'effettiva mancata occupazione stabile dell'alloggio da parte dell'assegnatario. Il provvedimento di decadenza adottato in carenza di tali presupposti istruttori e motivazionali risulta pertanto illegittimo per difetto di istruttoria e motivazione.