Cassazione penale Sez. II sentenza n. 54407 del 5 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54407PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene altrui, anche se di modesto valore economico, può integrare il reato di cui all'art. 635 c.p. qualora la condotta impedisca il regolare esercizio di un diritto della persona offesa, come l'accesso alla propria proprietà. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che il bene danneggiato sia di proprietà della persona offesa, essendo sufficiente che sia esposto alla pubblica fede. La sospensione del corso della prescrizione prevista dal D.L. n. 74/2012 per i reati commessi nei comuni colpiti dal sisma opera anche quando il processo non sia più pendente dinanzi al tribunale di quei comuni, purché le parti e i loro difensori vi risiedano al momento dell'entrata in vigore della norma. Tuttavia, l'onere di provare tali circostanze di fatto incombeva sul ricorrente, che non vi ha assolto. Pertanto, il reato contestato deve ritenersi estinto per prescrizione, ferme restando le statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/4/2016 della Corte d'appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo annullarsi senza rinvio la sentenza con conferma delle statuizioni civili
Udita l'Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS) nell'interess…

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