Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1309 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:1309SENT

Massima

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La mancata adozione di un provvedimento espresso e motivato da parte della pubblica amministrazione, entro il termine ragionevole di trenta giorni, su un'istanza di un privato volta all'adeguamento del corrispettivo contrattuale in base a sopravvenute circostanze di fatto che determinano uno squilibrio economico del rapporto, integra un illegittimo silenzio-inadempimento, imponendo all'amministrazione l'obbligo di provvedere in maniera espressa e congruamente motivata, anche in assenza di una specifica previsione normativa che attribuisca al privato un autonomo diritto di iniziativa, in quanto il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, di cui all'art. 97 Cost., impone comunque all'amministrazione di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, salvi i casi di manifesta infondatezza o inammissibilità della domanda. L'amministrazione, infatti, non può rimanere inerte di fronte a una richiesta del privato, dovendo in ogni caso valutare la sussistenza dei presupposti per l'esercizio del potere e adottare il conseguente provvedimento, anche se ritenuto negativo, al fine di consentire al privato di difendersi in sede giurisdizionale. Ciò vale in particolare per le istanze dirette a ottenere un provvedimento favorevole, come nel caso di richiesta di adeguamento del corrispettivo contrattuale, in presenza di un interesse legittimo pretensivo del privato, pur in assenza di una norma che attribuisca espressamente tale diritto. L'obbligo di provvedere, inoltre, sussiste non solo nei casi previsti dalla legge, ma anche in tutte le ipotesi che discendono da principi generali, come quello di buon andamento, che impongono l'adozione di un provvedimento espresso. Pertanto, il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione su una siffatta istanza, decorso il termine ragionevole di trenta giorni, integra un illegittimo silenzio-inadempimento, imponendo all'amministrazione l'obbligo di provvedere in maniera espressa e motivata.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/06/2024

N. 01309/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00511/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 511 del 2024, proposto dalla Global Service s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Avellino, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la declaratoria di illegittimità

- del silenzio inadempimento formatosi sull’istanza proposta dalla ricorrente in data 17/11/23 prot. 91592/23 al Comune di Avellino, p…

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