Consiglio di Stato sentenza n. 4104 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4104SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che l'ordinanza di demolizione di una struttura edilizia è illegittima qualora siano stati prodotti elementi probatori comprovanti l'anteriorità dell'opera rispetto all'entrata in vigore della normativa che ha subordinato la realizzazione degli interventi edilizi al rilascio del titolo abilitativo. In tali casi, l'amministrazione competente ha l'onere di istruire il procedimento nel contraddittorio con il proprietario, al fine di consentirgli di apportare elementi di valutazione specifici in ordine alla sostanziale corrispondenza tipologica e strutturale del manufatto da demolire a quello preesistente. Ciò in quanto la repressione degli abusi edilizi, pur essendo un'attività vincolata non soggetta a termini di decadenza o prescrizione, deve comunque rispettare il principio del contraddittorio procedimentale, al fine di verificare la reale natura e consistenza dell'opera, soprattutto quando vi siano indizi di una sua preesistenza rispetto all'introduzione dell'obbligo di titolo edilizio. L'accertamento della preesistenza non implica necessariamente la qualificazione dell'opera come pertinenziale o accessoria, né esclude la possibilità per l'amministrazione di valutare l'impatto paesaggistico ed ambientale della stessa nella sua configurazione attuale, ma impone una più approfondita istruttoria prima dell'adozione di provvedimenti demolitivi.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/05/2024

N. 04104/2024REG.PROV.COLL.

N. 09171/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9171 del 2017, proposto da
Martino Casillo, rappresentato e difeso dall'avvocato Tommaso Perpetua, con domicilio eletto presso lo studio Francesco Mangazzo in Roma, via G. G. Belli n. 39;

contro

Comune di Terzigno, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Armenante, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Annalisa Di Giovanni in Roma, via di San Basilio 61;
Ente Parco Nazionale del Vesuvio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, d…

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