Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39894 del 23 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39894PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere, è tenuto a effettuare un'approfondita analisi degli elementi probatori, verificando la convergenza e la gravità degli stessi, senza poter procedere a una mera valutazione astratta di singoli indizi. In particolare, la sola percezione di una retribuzione periodica, pur se proveniente da attività illecite, non costituisce di per sé prova sufficiente della permanenza dell'affiliazione a un sodalizio criminoso, essendo necessario un autonomo e univoco quadro indiziario che dimostri la prosecuzione della partecipazione all'associazione. Il giudice di merito deve fornire un'adeguata e completa motivazione in ordine alla valutazione degli elementi probatori, nel rispetto dei canoni di ordine logico che orientano la scelta della misura cautelare, senza che il giudice di legittimità possa procedere a una nuova o diversa valutazione degli stessi. Il controllo di legittimità sulla motivazione del provvedimento impugnato deve pertanto limitarsi alla verifica dell'esistenza e della logicità del discorso argomentativo svolto, senza poter sindacare il contenuto della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. OLIVA Bruno - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

GR. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 06/03/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARCANO DOMENICO;

sentite le conclusioni del P.G., Dr. ((omissis)) per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ASTA.

RITENUTO IN FATTO

che il ricorrente impugna l'ordinanza in e…

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