Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare il provvedimento di sospensione dell'attività commerciale per tre mesi disposto dal Comune a seguito di segnalazione di somministrazione di bevande alcoliche a minori, afferma che il potere sanzionatorio previsto dall'art. 689 c.p. può essere esercitato solo a seguito di sentenza di condanna per il reato contestato, emessa dalla competente Autorità giudiziaria, non essendo sufficiente la mera segnalazione all'Amministrazione. Pertanto, in assenza della sentenza di condanna, l'Amministrazione comunale non può adottare il provvedimento di sospensione dell'attività, non ricorrendo i presupposti di legge per l'esercizio di tale potere sanzionatorio. Il Tribunale, inoltre, ritiene non provato il danno patrimoniale e non patrimoniale lamentato dalla parte ricorrente, non essendo stati assolti gli oneri probatori richiesti per il riconoscimento della responsabilità aquiliana. Conseguentemente, il ricorso è accolto e il provvedimento di sospensione dell'attività commerciale è annullato, fatti salvi gli ulteriori provvedimenti che l'Amministrazione comunale vorrà eventualmente adottare.